Tre anni fa sono partita per questa avventura da nomade, pensando che starei stata via un anno. Che cavolo è successo?!
Beh… a dire il vero non ho una risposta semplice a questa domanda.
In generale, questa esperienza mi sta piacendo così tanto che non ho motivo di fermarmi.
Quest’ultimo anno è stato pieno di alti e bassi, ma la sensazione generale è dell’arrivo della stanchezza, aggravata da una mole di lavoro estrema e il tentativo di viaggiare più veloce di quanto mi aggradi.
Quindi ecco qui i miei propositi, alla soglia di questo terzo anno di movimento perpetuo:
– Viaggiare PIÙ lentamente (so che alcuni di voi rideranno) e cercare di passare almeno un mese in ogni località.
– Cercare di dormire 8-9 ore a notte (anche a questo, so che qualcuno riderà ma, cavolo, mi serve!), ogni notte.
– Continuare a bere poco alcol o niente, continuare a fare attività fisica.
Quest’anno ho iniziato a fare Muay Thai, una rivelazione.
Ora sono di nuovo in Asia e mi sto allenando, anche se ora come ora sono ad Hoi An, in Vietnam, per un mese di pausa.
Ho anche ricominciato a scrivere.
La prima metà dell’anno è stata grandiosa, ho fatto un sacco di progressi, ma il rientro in Europa mi ha un po’ bloccato.
Piano piano sto ricominciando!
Lo DEVO fare! 🙂
Per il resto, è tutto “same same” come dicono i thailandesi.
Non ci sono grandi novità.
A parte la novità di avere una nuova e bellissima nipote!
Nel complesso, sto bene e sono molto equilibrata e felice.
Continuo a incontrare persone fantastiche e a stabilire delle amicizie che continuano a stupirmi ogni giorno.
È questo il dono più grande di vivere in questo modo.
E continuo ad aggiungere tappe al giro, quindi non vedo una fine all’orizzonte.
Non chiedetemi “Quando torni?”. Non sono via, sono qui, in questo momento e in questo posto, godendomelo nel modo che conosco.
Sì, sì, lo so. È passato più di un anno dal mio ultimo aggiornamento… la costanza non è il mio forte. Però, eccomi qui, e ora vi aggiornerò sulle cose che ho fatto da febbraio 2016 in modo… “freestyle”!
Sono andata a Koh Phangan e l’ho trovata bellissima ma, per me, vuota e solitaria (sarebbe stato difficile eguagliare il top di Lanta e KoHub!).
Ho ricevuto uno dei massaggi più dolorosi della mia vita.
Sono andata in Birmania a trovare un vecchio amico, ma all’ultimo minuto il suo lavoro l’ha mandato all’estero prima del mio arrivo. Un giorno dopo l’arrivo mi sono ammalata di brutto (alla fine si è scoperto che avevo la bronchite e la faringite). Ho passato qualche giorno difficile a Yangon, tra la pioggia e i ratti che scorrazzavano per le vie. Ho deciso che lì ero infelice e ho dato ascolto a dei cari amici che erano già a Bali, quindi ho prenotato il volo e il giorno dopo sono andata a Bali. Birmania, ti prometto che tornerò!
Bali è stata bellissima. Non avevo aspettative e nessuna immagine di come poteva essere quest’isola, quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa. Sono rimasta principalmente a Ubud (dove abbiamo affittato una casa con piscina: il sogno della villa si è realizzato!) e ho passato del tempo con dei cari amici.
Sono andata a Chiang Mai per un mese, per cercare di vivere sulla mia pelle questo autoproclamato centro per nomadi digitali. Grazie al cielo avevo già degli amici lì, dato che non ne ho fatti di nuovi. Non ero proprio pronta alla vita di città, ma in ogni caso mi sono molto goduta questo posto bello con le sue molte attrazioni, incluso il favoloso street food! Mi sono concentrata e ho scritto un bel po’.
Dopo aver raggiunto il mio “culmine Asia” (nel senso di aver raggiunto un tetto massimo di accettazione), dopo essermi inciuccata pesta due volte in un mese (cosa che faccio estremamente di rado, una delle due volte a causa della maledetta Brexit), era ora di tornare tra le braccia della Mamma Europa.
Sono venuta in Italia per un bellissimo matrimonio (dove ho probabilmente ingerito due volte il mio peso corporeo in delizioso cibo) e passato la serata a ballare con vecchi amici di scuola. Che bello! Ho visitato la bellissima Matera, e poi ho passato due settimane in Toscana con i nani (cioè i miei nipotini).
Per finire, sono andata nella mia altra isola felice, la favolosa Carloforte. Sono stata con mamma e zia al seguito per una settimana (mi hanno coccolato ben bene!) e poi una settimana sola soletta, per scrivere e rilassarmi e festeggiare il compleanno in felice solitudine.
Sono tornata a Roma dove un’amica troppo cara mi ha organizzato una mega festa a sorpresa (o quasi) sulla sua terrazza, corredata da gruppo musicale dal vivo, cocktail e una mega torta! È stata una cosa bellissima!
Poi ho fatto dei giri veloci tra Londra, Stoccolma, Scozia e Parigi, per vedere varie persone a me molto care e passare un po’ di tempo insieme a loro. Purtroppo il clima si stava però già raffreddando, quindi era tempo di ripartire per luoghi più caldi.
Sono finalmente arrivata in Kenya a far visita a dei cari amici che non vedevo da tempo. Si è trattato del mio primo vero viaggio in Africa. E che viaggio! Non ho ancora deciso cosa pensare al riguardo, ma mi sono divertita molto: Nairobi, Naivasha, Diani Beach e poi safari nel Masai Mara (dove ho anche acquisito uno spasimante che è un capo Maasai! 😛 ). Ed ero con i miei amici americani quando abbiamo saputo che Trump è stato eletto alla Casa Bianca, quindi abbiamo potuto consolarci a vicenda. Kenya, tornerò.
Mi meraviglio costantemente del fatto che, dovunque vada, continuo a rincontrare altri nomadi conosciuti in altri viaggi. Adoro questa digital nomad community!
Poi sono andata velocemente a Londra e poi un mese intero sulle Alpi per passare il natale con i nani. Una cosa fantastica. Abbiamo passato tanto tempo a giocare (in particolare a nascondino), a leggere, a ridere, a imparare. Mi scalda il cuore.
A quel punto ho ricevuto una notizia bellissima quanto inaspettata: diventerò zia per la quarta volta! Ma stavolta da parte di mia sorella 🙂
Finalmente, dopo aver sopportato un mese al freddo, il mio corpo si è ribellato. E così sono andata fino in… Australia! È stata la mia prima volta “Down Under” e devo dire che gli amici che mi hanno ospitato si sono davvero superati (credo che gli australiani si rendano conto di quanto il loro paese sia lontano da qualunque altro, a parte la Nuova Zelanda, e ti ricompensano di conseguenza). Sono stata a Sydney e Melbourne, e che viaggio fantastico! Mi è piaciuto molto, la gente, il cibo, il caffè, le spiagge, gli amici… ho anche partecipato a una puzzle room al contrario (quindi ora scassinare banche è uno dei miei nuovi hobby!). Il risultato: tornerò sicuramente.
Sono andata poi 10 giorni a Penang, in Malesia, che avevo già visitato nel mio primo viaggio in Asia quasi 10 anni fa, e devo dire che il suo charme ce l’ha ancora. Sta diventando un po’ un centro per i nomadi digitali, e a ragione. Il cibo è fantastico, i costi sono bassi e l’infrastruttura ottima. I costi al momento sono una cosa particolarmente importante per me, dato che, grazie a Brexit, quest’anno tutto è più costoso del 25% rispetto all’anno scorso.
Fatto il visto Thai, sono tornata alla mia isola felice originaria (marchio registrato): Lanta. Appena arrivata ho buttato i bagagli in camera, mi sono messa il costume e sono corsa in spiaggia con un’amica per una nuotata al tramonto: una cosa che anelavo da mesi.
Ed è qui che mi trovo, nel mio posto felice, a essere produttiva, creativa, salutare, circondata da persone bellissime. Molta gente del posto mi ha riconosciuto dall’anno scorso e salutato calorosamente, il che mi ha fatto molto piacere. Qui mi sento a casa.